Uber a Londra: un nuovo (e doloroso) inizio


londra ed uberIl tribunale londinese ha accertato che oggi Uber è in regola e può operare. Tuttavia la multinazionale americana ha dovuto ammettere tutti i suoi errori nei cinque anni consecutivi precedenti. Con questo si intende quando ha operato in zone non consentite e non aver garantito la sicurezza dei propri passeggeri.

L’associazione dei Taxi Londinesi infatti sta già pensando a un maxi risarcimento da chiedere a Uber. Si tratterebbe del passato quinquennio per mancato rispetto delle regole vigenti in questo settore.

Si stima che questo risarcimento possa equivalere a 1,25 miliardi di sterline.

Pensando alla nostra Italia, ci viene da pensare che anche qui a Milano possa succedere la stessa cosa. Taxi Milano, taxi Malpensa, taxi Busto Arsizio e altre compagnie private potrebbero chiedere un risarcimento danni anche maggiore.

Per Uber purtroppo i guai arrivano anche dall’altra parte del mondo negli Usa. Infatti, tre ex Taxisti di Uber hanno richiesto e ottenuto lo status di dipendenti. Hanno quindi ottenuto il diritto ad avere il versamento dei contributi per l’assicurazione contro la disoccupazione. Questa richiesta potrebbe essere avanzata anche da tutti gli altri taxisti Uber statunitensi.

Tornando al nostro Paese, riflettendoci questo potrebbe accadere anche per i Taxi Milano e taxi Malpensa. Ciò renderebbe la vita sempre più difficile alla multinazionale americana conosciuta ormai in tutto il mondo.

 

“… La corte di Londra dice sì a Uber …”

 

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